L'importanza dell'attività fisica 3° Parte


Esistono prove scientifiche sul fatto che una buona forma fisica sia in grado di ridurre la probabilità di ammalarsi e di morire per almeno sei malattie e condizioni croniche: le patologie coronariche (angina pectoris, infarto del miocardio), l'ipertensione, l'obesità, il diabete, l'osteoporosi e i disturbi mentali.

L'obesità
Chi dedica poco tempo all'attività fisica ha un rischio significativo di essere sovrappeso. E anche per l'obesità, la malattia in cui l'aumento di peso è particolarmente marcato, vale la stessa relazione.
L'attività fisica, oltre a contrastare lo sviluppo dell'obesità, aiuta anche chi deve smaltire i chili di troppo già accumulatisi: aumenta infatti la possibilità di successo in chi intraprende una dieta, e aiuta inoltre - risultato ben più difficile rispetto alla perdita di peso iniziale - a mantenere a lungo nel tempo il calo di peso ottenuto.
Questa influenza deriva da molteplici effetti dello sport sull'organismo: un aumento totale dell'energia consumata, il mantenimento della massa corporea magra rispetto a quella grassa, una redistribuzione più corretta del grasso nelle diverse aree del corpo,  un'accelerazione del metabolismo, e infine anche un rinforzo positivo sugli aspetti psicologici.
Queste azioni sono molto importanti non solo per motivi estetici, ma soprattutto perché l'obesità è una patologia che aumenta a sua volta il rischio di altre malattie: l'ipertensione arteriosa, l'iperlipidemia (cioè l'elevato livello di grassi nel sangue) e la cardiopatia ischemica.
Le ricerche scientifiche dimostrano che muoversi fa bene, nelle persone sovrappeso, anche quando non riescono a perdere peso. Ciò potrebbe dipendere dal fatto che, pur senza dimagrire, l'attività fisica ha portato a un miglioramento dei livelli dei grassi e degli zuccheri nel sangue.


Tratto dal "Il Libro della Salute" di Umberto Veronesi


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