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Bisogna mangiare in (almeno) 20 minuti se si vuole dimagrire

Mangiare lentamente influenza positivamente la sazietà e aiuta ad evitare eccessi. Mangiare in fretta, invece, espone a una serie di svantaggi, che vanno ben oltre il difficile controllo del peso. Uno studio, da poco pubblicato da Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Disease  e condotto in Corea su più di 8 mila persone, ha evidenziato che gli uomini "mangiatori veloci" avevano, rispetto al gruppo di "mangiatori più lenti", una probabilità significativamente maggiore di presentare alcuni fattori di rischio cardio-metabolico, come elevati livelli di glucosio nel sangue e bassi livelli di colesterolo "buono" (HDL), indipendentemente dall'Indice di Massa Corporea. In un'altra ricerca, appena apparsa su Nutrition e condotta in Giappone su 170 uomini di 40-59 anni, si è invece osservato che l'abitudine di consumare i pasti in fretta era associata con livelli più elevati in circolo di una citochina infiammatoria, l'interleuchina-1 beta .

Il cibo adatto per ogni sport

A seconda dei diversi sport praticati, si modificheranno leggermente le proporzioni degli alimenti, potenziando l'assunzione di alcuni rispetto agli altri. Sport di resistenza (maratona, fondo e mezzofondo, sci, ciclismo): in questi casi è necessaria una grande scorta di carboidrati, che garantisca un apporto di glicogeno (cioè uno zucchero "di riserva") sufficiente a fornire energia durante gli sforzi prolungati. L'apporto di macronutrienti per questi sportivi dovrebbe essere suddiviso in 60 % di carboidrati, 25 % di grassi, 15 % di proteine. Via libera quindi a pasta, riso, patate, pane, muesli, verdura, frutta fresca e secca. Sport di forza ( sollevamento pesi, lancio del peso, martello o disco): in questi sport è particolarmente importante l'apporto proteico, che favorisce lo sviluppo della massa muscolare; ovviamente, non deve mancare una buona percentuale di carboidrati, che forniranno il necessario apporto di energia, senza il quale l'organismo sar

Quanti grassi?

Le quantità di grassi da assumere per rimanere in buona salute variano in base a sesso, età e stile di vita: per l'adulto si parla di circa il 20-25% delle calorie complessive della dieta ( per i sedentari) per arrivare ad un massimo di 35 % ( per chi pratica attività fisica intensa). Tratto dal "il libro della salute" di Umberto Veronesi

Quanto zucchero?

Secondo gli esperti, di tutta l'energia assunta con la dieta, il 55-60% dovrebbe derivare dai carboidrati, ma solo il 10-12 % dagli zuccheri semplici. Attenzione quindi a non esagerare con lo zucchero, i dolci e le bevande zuccherate. Zuccheri semplici : monosaccaridi (glucosio, fruttosio, galattosio) : frutta, succhi di frutta, miele, marmellata, latte disaccaridi ( saccarosio, maltosio, lattosio): zucchero da tavola, dolci, bevande zuccherate, frutta, miele, marmellata, latte, birra. Zuccheri complessi : amido: cereali (pane, pasta, riso, mais, polenta) patate e legumi glicogeno: fegato, carne di cavallo (in piccole quantità)

Quante proteine?

L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e l'organizzazione delle nazioni unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) hanno stabilito che il fabbisogno proteico giornaliero di sicurezza è pari a 0,75 grammi di proteine di alta qualità per ogni chilo di peso corporeo, vale a dire il 10-15 per cento dell'energia giornaliera. Una dieta equilibrata deve prevedere una quantità sufficiente di proteine, ma senza dimenticare che, anche in questo caso, l'eccesso fa male. Una dieta iperproteica - cioè particolarmente ricca di proteine - danneggia soprattutto i reni che sono costretti a un super lavoro per eliminare le scorie azotate che derivano dalla demolizione di queste molecole. Tratto dal " il libro della salute" di Umberto Veronesi