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Visualizzazione dei post da settembre, 2016

Funghi

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I funghi, da molti erroneamente considerati dei vegetali, appartengono a un regno a sé stante, quello dei protisti; a differenza delle piante, non possiedono radici né fusto né foglie e sono sprovvisti di clorofilla (sostanza di colore verde che consente alle piante di "autoalimentarsi", mediante il processo noto come fotosintesi). Contenuti: Il valore nutritivo dei funghi è paragonabile a quello delle verdure, per l'abbondante quantità di acqua presente (80-90%), anche se contengono una frazione proteica più rilevante (3-5%). Discreto è il contenuto di vitamine B1 e B2; scarso quello di vitamina C. I minerali presenti (0,5-1,5%) sono il potassio, il fosforo, il rame, il ferro e il calcio. Gli zuccheri sono inferiori al 3-5% e quasi assenti sono i lipidi. Sono presenti anche cellulosa e chitina (<3%), fibre alimentari non dirigibili. Tra i composti minori vi possono essere l'urea (costituita da azoto), i pigmenti (responsabili del colore di certi

Motivazione Sprint

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Le persone di successo hanno tanta ENERGIA! Ottiene di più una persona energica e positiva o una stanca e poco entusiasta? CURA LA TUA ENERGIA PSICOFISICA!

L'esercizio fisico come stimolo della secrezione di GH

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La secrezione del GH ( ormone della crescita) da parte della cellula ipofisaria è sotto il controllo di complessi meccanismi regolatori sia di tipo centrale (interazioni GHRH-somatostatina, neurotrasmettitori, neuropeptidi, aminoacidi, ecc.) che periferico (per esempio somatomedine, acidi grassi liberi, ecc.), i quali svolgono diverse azioni sia stimolatorie che inibitorie. Deve comunque essere precisato che, tra i vari eventi fisiologici in grado di determinare una risposta da parte della cellula somatotropa, l 'esercizio fisico rappresenta un potente stimolo per la secrezione del GH sia nell'uomo che nell'animale da esperimento. La risposta del GH è infatti un aspetto non secondario degli adattamenti fisiologici dell'organismo  all'esercizio fisico stesso. A tale riguardo, devono infatti essete tenute ben presenti le fondamentali funzioni metaboliche svolte da questo ormone, che schematicamente possono essere così distinte: Azione " anabolica

Cosa accade quando si entra nella massima prestazione (Flow)

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Senso di fiducia Senso di piena integrazione Percezione di pieno possesso di tutte le facoltà fisiche e mentali Massima consapevolezza con minima coscienza Massima apertura percettiva all'esperienza Senso di massima soddisfazione Forte consapevolezza del proprio compito percepito come missione Estrema focalizzazione del gesto atletico Attenzione estrema ai dettagli e contemporanea concentrazione sulla configurazione generale della prestazione (il campo da gioco e gli spettatori, la figura e lo sfondo percepiti contemporaneamente) Appassionata e costante determinazione Annullamento dei confini tra modo esterno e interno (come nella meditazione trascendentale vissuta dagli yogi) Sensazione di onnipotenza e padronanza Sensazione di perfetta sincronia Sensazione di essere presenti senza la partecipazione del pensiero cosciente Sensazione di essere entrato in una dimensione completamente nuova Sensazione di gioia e di estasi Desiderio di prolungare e rivivere il m

Contrordine: la pasta può aiutare a combattere sovrappeso e "pancetta"

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Due vastissimi studi italiani assolvono spaghetti e maccheroni, ma si deve stare attenti a dosi e condimenti. Se, per mantenere la linea, rinunciate totalmente alla pasta, fareste meglio a ripensarci. In una ricerca pubblicata su Nutrition and Diabetes , che ha preso in esame oltre 20 mila adulti inseriti in due grandi studi osservazionali (moli-sani, che ha coinvolto cittadini residenti in Molise, e Progetto INHES da Italian Nutrition and Health Survey in cui si sono raccolti dati sulla nutrizione e la salute in tutte le Regioni italiane) il consumo di pasta è risultato associato a un minor rischio di obesità, compresa quella addominale. Dalla pasta, quindi, possiamo aspettarci un aiuto per il controllo del peso? "Secondo il nostro studio - commenta Licia Iacoviello, responsabile del Laboratorio di epidemiologia molecolare e nutrizionale di Neuromed, di Pozzilli (Isernia) - mangiare pasta in misura adeguata al proprio fabbisogno calorico, nel contesto di una dieta

Noce moscata

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La noce moscata è la mandorla tostata del seme di un albero tropicale. Myristica fragrans, della famiglia delle Miristicacee. Contenuti: La noce moscata contiene una minima quantità di acqua (10%), mentre il suo contenuto di proteine (min. 9%) e, soprattutto, di lipidi (min 29%) è tra i più elevati nelle spezie. Sono presenti anche fibra alimentare , minerali (potassio, fosforo, magnesio, calcio, sodio e ferro) e vitamine del gruppo B . La noce moscata contiene, come principi attivi, oli essenziali, tra cui la miristicina (olio aromatico) e diversi alcoli. Proprietà: I principi attivi della noce moscata hanno proprietà stimolanti per il sistema nervoso centrale, stomatiche (stimolano le secrezioni salivari e alcuni succhi gastrici) e migliorano l'appetibilità. La noce moscata è inoltre digestiva , carminativa (favorisce l'espulsione dei gas intestinali), aromatica e antisettica . Si assume in polvere, aggiunta alle pietanze, in dosi di

Motivazione Sprint

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Quali sono i risultati che vuoi produrre la prossima settimana?  Se non l'hai ancora fatto, prenditi il tempo necessario per pianificare come raggiungerli.

Integrazioni

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La gestione dei substrati energetici di natura glucidica, comunemente conosciuti come carboidrati, mai come in questi ultimi anni si è dimostrata una criticità. Innanzitutto, è fondamentale porre alcune definizioni identificando un'unità di misura utile alla gestione del bilancio glucidico giornaliero. Come avviene per l'assunzione di proteine, anche per i carboidrati la gestione ponderale in g/kg di peso corporeo si mostra pratica ed efficace, soprattutto nella gestione delle diverse fasi caratteristiche dell'attività atletica seguendo funzionalmente i ritmi imposti da competizioni, tornei, fasi speciali di allenamento eccetera. Utilizzando invece le classiche percentuali, si corre il rischio di fornire fin troppo spesso indicazioni generiche che finiscono con il non soddisfare le necessità correlate a ogni specifica attività. Una volta definita questa strategia gestionale, occorre chiedersi quali sono le criticità che l'atleta può incontrare nella ge

Gli ultracinquantenni e il lattato

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Nei soggetti che continuano a fare agonismo dopo i 40 o i 50 anni si osserva una diminuzione del rapporto fra massa muscolare e volume del sangue. In effetti al di sopra di una certa età vi è una diminuzione del numero delle fibre muscolari e dei neuroni che le innervano, ossia di intere unità motorie. La riduzione colpisce soprattutto le unità motorie di tipo II, ossia quelle veloci, più adatte al lavoro lattacido. Secondo Marconi (1992) la capacità lattacida diminuisce nettamente con l'avanzare dell'età: tra i 45 e i 65 anni tale riduzione è proporzionale al decremento della massa muscolare. Anche prima dei 45 anni si ha un calo delle prestazioni che implicano l'intervento del meccanismo energetico anaerobico lattacido, un calo molto sensibile, ben maggiore di quello della massa muscolare. In ciò sono evidentemente implicati altri meccanismi molto verosimilmente a livello neuromuscolare e/o bioenergetico. Shephard (1982) riporta valori di lattato nel sangue art

Il potere dell'acqua: Quanta acqua bere - i rischi della disidratazione e l'equilibrio idrico

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Basta perdere appena l'1% in acqua del nostro peso per sentirci più fiacchi, meno lucidi e veder peggiorare le performance cognitive nello studio e sul lavoro. Un calo del 2% comincia già a influenzare il volume plasmatico, se si arriva al 5% si hanno spesso crampi e debolezza, mentre una perdita del 7% porta a una condizione di malessere generale. Con una disidratazione del 10% c'è il rischio del cosiddetto colpo di calore e dal 20% in su aumenta fortemente il pericolo di coma. Senza arrivare a questi estremi, uno stato di disidratazione lieve ma protratto nel tempo espone ai calcoli renali e sembra accrescere anche il rischio di tumori del colon e dell'apparato urinario. Anche il mal di collo e di schiena da computer, tablet o smartphone - il cosiddetto "tech neck" - può essere acuito dalla carenza di acqua, perché tra le funzioni di questo prezioso liquido vi è quella di idratare e mantenere flessibili i dischi della colonna vertebrale. Ma, si potrebb

Menta

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Tutte le varietà di menta appartengono alla famiglia delle Lamiacee: la menta acquatica (Mentha aquatica), il mentone (Mentha sylvestris), la menta piperita (Mentha piperita), tra le più usate, la menta romana (Mentha spicata) e molte altre. Le varietà di menta si assomigliano per proprietà aromatizzanti, rinfrescanti, dissetanti, digestive. Contenuti: I componenti principali della menta sono: - un olio essenziale ricco di principi attivi; - enzimi (ossidasi e perossidasi); - vitamina C; - acido fenolico e acido caffeinico; - flavonoidi; - tannini. Proprietà: La menta ha un'azione spasmolitica (calma le contrazioni muscolari involontarie) gastrointestinale; è tonica, antisettica del cavo orale, antibatterica. La menta piperita è utile in caso di mal di testa e nevralgie. Possiede anche un'azione antipruriginosa. In cosmesi, la menta è impiegata per le sue proprietà rinfrescanti, purificanti e tonificanti. Entra nella composiz

Motivazione Sprint

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Le EMOZIONI NEGATIVE non vanno ignorate e neppure evitate: sono degli INVITI AD AGIRE, segnali ben precisi che c'è qualcosa da fare per migliorare la tua situazione!

Il potere dell'acqua: L'acqua ci disintossica

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Bere acqua fa bene e berne molta fa molto bene, c'è poco da discutere: " The more water we drink, the better we feel ", ha ricordato anche la First Lady degli Stati Uniti, Michelle Obama, in occasione di una campagna per la salute. Una testimonial d'eccezione per un messaggio corretto e fondamentale: non vi sono pericoli nell'assumere un bicchiere d'acqua più del necessario, mentre la disidratazione è un rischio reale per molte persone, soprattutto anziani e bambini. Credo sia importante ricordarlo, dal momento che appena pochi mesi fa il sito web del "New York Times" ha pubblicato un articolo sull'argomento che ha fatto discutere, firmato da un medico americano, Aaron E. Carrol, docente presso L'Università dell'Indiana. Secondo Carrol, non vi sarebbero studi scientifici che confermino la necessità, per gli adulti in salute, di bere i famosi 8 bicchieri d'acqua al giorno (cioè più o meno i classici litro e mezzo/due litri)

Motivazione Sprint

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Come puoi usare le tue capacità per rendere migliore la giornata di chi ti circonda? Oggi aiuta qualcuno: insegnagli qualcosa o semplicemente ascoltalo!