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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

La Risonanza Magnetica prevede se diventeremo grassi

Le scansioni cerebrali con risonanza magnetica funzionale potrebbero fornire informazioni sulla tendenza ad accumulare chili. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience. I ricercatori hanno mostrato ad alcuni volontari immagini di cibo e hanno registrato la loro attività cerebrale. A distanza, di sei mesi, hanno verificato che chi aveva mostrato una maggiore risposta cerebrale alla vista del cibo, era effettivamente aumentato di peso. Corriere salute del 22 Aprile 2012

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L'importanza dell'attività fisica 4° Parte

Esistono prove scientifiche sul fatto che una buona forma fisica sia in grado di ridurre la probabilità di ammalarsi e di morire per almeno sei malattie e condizioni croniche: le patologie coronariche (angina pectoris, infarto del miocardio), l'ipertensione, l'obesità, il diabete, l'osteoporosi e i disturbi mentali. Il diabete mellito Più ci si muove, meno si rischia di ammalarsi di diabete di tipo 2, una malattia cronica nella quale l'organismo perde la capacità di controllare il livello degli zuccheri nel sangue, poiché il pancreas non produce più o non produce abbastanza insulina. L'effetto protettivo è più marcato negli uomini in sovrappeso, ma è evidente anche nelle donne. Il rischio viene ridotto del 6 per cento per ogni incremento di 500 calorie spese la settimana. L'effetto protettivo dell'attività fisica è evidente soprattutto nei soggetti che hanno un rischio più alto di sviluppare il diabete (per esempio, chi ha una storia familiare positiva

Fragole antiossidanti

Mangiare fragole fa bene. Secondo ricercatori dell'Università di Warwick (Regno Unito), infatti, le fragole potrebbero aumentare, attivando una particolare proteina, le sostanze antiossidanti presenti nell'organismo e favorire il controllo dei livelli di colesterolo nel sangue. Corriere salute del 22 luglio 2012

L'importanza dell'attività fisica 3° Parte

Esistono prove scientifiche sul fatto che una buona forma fisica sia in grado di ridurre la probabilità di ammalarsi e di morire per almeno sei malattie e condizioni croniche: le patologie coronariche (angina pectoris, infarto del miocardio), l'ipertensione, l'obesità, il diabete, l'osteoporosi e i disturbi mentali. L'obesità Chi dedica poco tempo all'attività fisica ha un rischio significativo di essere sovrappeso. E anche per l'obesità, la malattia in cui l'aumento di peso è particolarmente marcato, vale la stessa relazione. L'attività fisica, oltre a contrastare lo sviluppo dell'obesità, aiuta anche chi deve smaltire i chili di troppo già accumulatisi: aumenta infatti la possibilità di successo in chi intraprende una dieta, e aiuta inoltre - risultato ben più difficile rispetto alla perdita di peso iniziale - a mantenere a lungo nel tempo il calo di peso ottenuto. Questa influenza deriva da molteplici effetti dello sport sull'organ

La Preparazione Precampionato nelle varie categorie

Aiac milano 16 luglio 2012 View more PowerPoint from Human Performance

Mangiare (tutto) crudo non è una buona idea

L'afa, l'insopportabile calore dei fornelli, il desiderio di mangiare piatti freddi, assecondano soprattutto in estate, una "moda" alimentare che sta prendendo piede: l'abitudine di mangiare cibi crudi. "Gli ossessionati dal crudo" titola, con un filo di ironia, il quotidiano francese Le Monde nel suo blog, a proposito di coloro (sempre numerosi) che rinunciano in modo categorico ai cibi cotti. E presenta, come guida alimentare, la "Piramide del cibo crudo": alla base, insalate e verdure verdi; all'apice, alghe; al centro verdura, frutta, germogli, semi. "Su internet circolano varie piramidi crudiste, vegetariane, che però non hanno alcun  valore dal punto di vista nutrizionale" spara a zero Andrea Ghiselli, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Ricerca per Alimenti e Nutrizione. Comunque, mentre i crudisti veri e propri, strettamente vegetariani, sono ancora relativamente pochi, sono sempre più numerose le persone conv

L'importanza dell'attività fisica 2° parte

Esistono prove scientifiche sul fatto che una buona forma fisica sia in grado di ridurre la probabilità di ammalarsi e di morire per almeno sei malattie e condizioni croniche: le patologie coronariche (angina pectoris, infarto del miocardio), l'ipertensione, l'obesità, il diabete, l'osteoporosi e i disturbi mentali. L'ipertensione arteriosa Le ricerche mostrano che le persone sedentarie hanno un rischio aumentato del 40% circa di sviluppare una forma di ipertensione rispetto a quelle che praticano esercizio fisico, indipendentemente dagli altri fattori di rischio. Dalle ricerche finora effettuate sembrerebbe che alcuni sottogruppi - per esempio le donne e le persone con valori di pressione "minima" aumentati - rispondano meglio agli effetti dell'attività fisica. Comunque tutti possono trarre giovamento dagli effetti positivi dello sport sulla pressione: si riscontrano infatti tra i 15 e gli 80 anni, in gruppi sociali differenti, negli uomini e nelle

Cos'è la NUTRIGENETICA 3° Parte

Il Benessere e la salute Cardiovascolare dipendono da un complesso bilanciamento di fattori nutrizionali , genetici e ambientali . Il test genetico valuta solamente alcuni geni correlati a fattori nutrizionali che possono avere un impatto negativo sul benessere cardiovascolare. Le aree analizzate sono il metabolismo dei grassi, il metabolismo delle vitamine B e omocisteina, e la sensibilità al sale. Nella sezione detossificazione viene anche analizzata la sensibilità alla caffeina che può aumentare il rischio di infarto (non fatale) in soggetti sensibili. METABOLISMO GRASSI Alti livelli di acidi grassi saturi e di colesterolo "cattivo" (LDL) unitamente a bassi livelli di colesterolo buono (HDL) sono associati ad un alto rischio di malattia cardiovascolare. Una variazione nel gene APOC3 è associata all'incremento dei trigliceridi nel sangue , mentre una variazione del gene LPL è associata a bassi livelli di colesterolo buono e ad alti livelli di trigliceridi.

Fibre e proteine per non riprendere i chili persi

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Ci si chiede spesso quale sia la dieta migliore per perdere peso. Ma qual'è il regime alimentare più adatto per mantenere i risultati raggiunti? La riduzione del metabolismo basale, conseguente alla restrizione calorica della dieta dimagrante, viene indicata come uno dei fattori che favoriscono la ripresa dei chili persi. Una dieta che minimizzi questa riduzione, allora, potrebbe essere particolarmente utile, ancor di più scevra da ricadute negative su importanti indicatori di salute. Quale dieta, dunque, possiede questi requisiti? E' proprio la domanda che si sono posti i ricercatori del New balance foundation obesity prevention center - Children hospital di Boston (USA) in uno studio pubblicato da Jama . I ricercatori hanno diviso in tre gruppi 21 giovani adulti che avevano perso, con un regime dimagrante standard, dal 10 al 15% del peso e li hanno sottoposti a tre diverse diete di mantenimento di pari apporto energetico ma di composizione differente. La prima, a

Capacità Motorie

  View more PowerPoint from Human Performance Cosa si trova all'origine delle capacità motorie? Ho realizzato un percorso affascinante che ha come anima centrale di tutto il processo lo schema corporeo. L'immagine che si ha del proprio corpo si chiama infatti schema corporeo. Ma non finisce qui poiché sono coinvolte anche le emozioni. La paura e il coraggio infatti così come molti altri stati d'animo possono influenzare lo schema corporeo. Quindi puoi essere ben coordinato ma se hai paura come fai ad esprimere tutto il tuo potenziale? Oppure essere un tipo senza paura e quindi coraggioso ma non essere sufficientemente coordinato oppure abbastanza forte! Uno schema corporeo armonico è la base per qualsiasi attività. Verificate lo schema corporeo dell'autista dell'autobus? Cosa ne dite? Paolo L.

Il gomito del tennista 2° parte

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Che cosa si deve fare? "In fase acuta mettere ghiaccio sul gomito, applicare localmente creme a base di antinfiammatori e tenere a riposo il braccio per un paio di settimane. Se il disturbo permane o tende a ripresentarsi, si può ricorrere a terapie fisiche come ultrasuoni od onde d'urto focalizzate, nonché all'infiltrazione locale con steroidi. In alcuni centri, nei casi più ostinati, si ricorre anche ai cosiddetti concentrati piastrinici, sulla cui validità non c'è però ancora consenso unanime. Un programma di riabilitazione mirato, infine, può aiutare a ridurre il rischio che il problema si cronicizzi. Il ricorso alla chirurgia è riservato in genere ai casi in cui ci siano danni rilevanti alle strutture del gomito che non rispondono alle altre terapie". Si può fare qualcosa per prevenire il disturbo? "Una buona muscolatura del braccio e dell'avambraccio aiuta a stabilizzare l'articolazione del gomito e riduce il rischio di epicondilite. Ecco pe

La dieta "verde" aiuta a dire addio alle sigarette

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Mangiare più verdura e frutta potrebbe aiutare chi desidera a dire no alle sigarette. A suggerirlo e' uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Buffalo (USA) e pubblicato on line sulla Nicotine and Tobacco Research . In questa ricerca, che ha coinvolto mille fumatori dai 25 anni in su, intervistati telefonicamente all'inizio dello studio e 14 mesi dopo, i ricercatori hanno messo a confronto le persone che avevano i consumi di frutta e verdura più elevati con quelle con i consumi più bassi, osservando che, nei primi, il numero giornaliero di sigarette fumate era minore e risultavano inferiori anche alcuni indicatori significativi della dipendenza da nicotina, come la necessita' di fumare appena svegli al mattino. Infine, al momento del follow up (seconda telefonata) il gruppo con i consumi più alti di frutta e verdura aveva una probabilità tripla di essersi astenuto dal fumo per almeno un mese, rispetto al gruppo con i consumi più bassi di vegetali. Ma pe