Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2012

Crioterapia: allenarsi a -140°

Perché una settimana in raduno tra Soncino (sistemazione logistica) e Orzinuovi (campo di allenamento)? Il "mistero" è presto svelato: nella seconda località, in provincia di Brescia, c'è l'unica struttura italiana (il poliambulatorio Bongi) predisposta per la crioterapia sistemica, ovvero per quella pratica da farsi mediante il freddo, a temperature ben al di sotto dello zero, attraverso il quale si ottiene un effetto analgesico, antinfiammatorio e rigenerativo. Nello sport e nel rugby in particolare non è una novità: la stessa Italia, prima della Coppa del Mondo 2007, fece alcune sedute a Spala, in un noto centro Polacco. Ma in questo caso, mancando ancora prove scientifiche e una specifica letteratura, s'è trattato di una sorta di esperimento. Gli azzurri si sono sottoposti a due terapie al giorno per sette giorni (col termometro fino a -140° per 2'45"), in parallelo a un durissimo lavoro in palestra e a fronte di tre soli allenamenti col pallone. Gli

I dieci consigli del Ministero della Salute

Ricorda che il movimento è essenziale per prevenire molte patologie. Cerca di essere meno sedentario, infatti la sedentarietà predispone all'obesità. Bambini e ragazzi devono potersi muovere sia a scuola sia nel tempo libero, meglio se all'aria aperta. L'esercizio fisico è fondamentale anche per gli anziani. Muoversi significa camminare, giocare, ballare andare in bici. Se possibile, vai al lavoro o a scuola a piedi. Se puoi evita l'uso dell'ascensore e fai le scale. Cerca di camminare almeno 30 minuti al giorno, tutti i giorni, a passo svelto. Sfrutta ogni occasione per essere attivo (lavori domestici, portare a spasso il cane, parcheggiare l'auto più lontano). Pratica un'attività sportiva almeno due volte a settimana (o in alternativa usa il fine settimana per passeggiare, andare in bici, nuotare, ballare). Tratto da Il libro della salute di Umberto Veronesi

Gli accorgimenti per ridurre i rischi della frittura

Si dice che fritto sia buono tutto, ma certo questo tipo di cottura è tra le più discusse. Buone nuove per i patiti della frittura arrivano però da uno studio, recentemente pubblicato dal British Medical Journal,  in cui è valutata l'associazione fra consumo di cibi fritti e rischio di malattia coronarica. La ricerca è stata condotta sui partecipanti spagnoli al grande studio europeo Epic e, quindi su quasi 41 mila adulti seguiti in media per 11 anni. I ricercatori, al termine dell'indagine, non hanno osservato alcuna associazione fra consumo di cibi fritti (inclusi sia quelli saltati in padella con poco olio, sia quelli fritti in abbondante olio) e malattia coronarica e neppure fra cibi fritti e mortalità in generale. Una novità rispetto a quanto suggerito da altri studi, in uno dei quali si era visto, per esempio, che il frequente consumo di cibi fritti era associato con un rischio più elevato di infarto miocardico acuto. La differenza di risultati dello studio EPIC si pot

Quali fattori favoriscono i crampi

Immagine
"Una contrattura dolorosa e involontaria di un muscolo o di una parte di esso, ecco che cos'è un crampo - spiega Marco Minetto, ricercatore presso il Dipartimento di Medicina interna dell'Università di Torino. Le cause non sono ancora del tutto chiare, ma si sa che i crampi sono legati ad una iperattivazione del sistema nervoso. Un nostro studio recente mostra, in particolare, il prevalente coinvolgimento del sistema nervoso centrale, a livello del midollo spinale." Quali fattori favoriscono l'insorgenza dei crampi? "Esiste una predisposizione: la possibilità di soffrirne aumenta se altri familiari ne hanno sofferto. Non solo: aver avuto crampi in passato aumenta le probabilità che si ripresentino. Ma la condizione che più spesso è associata ai crampi è la fatica muscolare, dopo un allenamento pesante, o anche una giornata fisicamente impegnativa. Infine, va ricordato che i crampi possono essere scatenati anche da particolari malattie neurologiche o d

Convegno AIPAC 2012

Lunedì 21 maggio ho assistito al XXII convegno nazionale dei preparatori atletici di calcio. Si è svolto a Firenze in una location fantastica il salone dei 500 all'interno del Palazzo Vecchio in piazza della Signoria. C'erano più di 600 preparatori atletici i quali hanno potuto ascoltare relazioni e relatori d'eccellenza. La relazione che più mi ha impressionato è stata quella di Claudio Bordon (Udinese Calcio) e del fido scudiero Cristian Osgnach . Il tema era l'esercizio intervallato e Cristian ha esordito dicendo che nel calcio vi è una alternanza di fasi ad alta intensità e fasi a bassa intensità. Le fasi ad alta intensità rappresentano i momenti cruciali della partita.  In passato molti autori hanno provato a calcolare i momenti ad alta intensità ed hanno utilizzato un criterio di velocità per definire lo sprint (vel.> 19...25 Km/h secondo l'autore). Per Drust (1998) l'alta intensità era pari a 500 metri rispetto ai quasi 11.000 metri d

Metti in tavola la salute

"Il cibo è il carburante che permette al nostro corpo di muoversi, al cuore di battere e al cervello di pensare, è una preziosa fonte di energia che rende possibile ogni processo che si svolge all'interno del nostro organismo, dalla replicazione del DNA fino ai gesti macroscopici come camminare." "Il consiglio base è quello di aumentare la quota di cibo di origine vegetale e di eliminare quella di origine animale." "Vi sono ragioni scientifiche per privilegiare i vegetali. Attraverso gli alimenti che ingeriamo immettiamo nell'organismo una certa quantità delle sostanze tossiche disperse nell'ambiente. Queste sostanze si accumulano più facilmente nel tessuto adiposo, dove rimangono per molto tempo esponendoci più a lungo ai loro effetti tossici. Frutta e verdura sono alimenti poverissimi di grassi e ricchi di fibre: queste, agevolando il transito del cibo ingerito, riducono il tempo di contatto con la parete intestinale degli eventuali agenti canc

Convenzione con SMS di Reggio Emilia

Immagine
Convenzione con Sport Monitoring Service di Reggio Emilia

La Rapidità

Rapidità View more presentations from Paolo Lazzarin Nuovo Calcio n° 221 giugno 2011

Qualche pistacchio aiuta a controllare la glicemia

Un recente studio pubblicato dall'European Journal of Clinical Nutrition ha valutato in dieci adulti in sovrappeso e sani, l'impatto sulla glicemia del consumo di pistacchi assunti assieme ad alimenti ricchi di carboidrati. Ebbene: consumando porzioni variabili di pistacchi (28 grammi, 56 e 84) insieme al pane bianco, la risposta glicemica si riduceva in modo significativo (e in maniera dose dipendente) rispetto a quando il pane veniva consumato da solo. E se i pistacchi (56 grammi) venivano mangiati insieme a asta o riso parboiled, la risposta glicemica si riduceva del 40% e del 20% rispetto a quando pasta o riso venivano mangiati da soli. L'indice glicemico di un alimento misura quanto i carboidrati forniti sono in grado di aumentare la concentrazione di zuccheri nel sangue (glicemia). Più un alimento aumenta la glicemia, maggiore e più veloce e' la secrezione di insulina da parte del pancreas e questo e' correlato a un maggiore rischio di sviluppare diabete. App

Dice Costacurta

"Gli infortuni sono stati la parte fondamentale del non successo del Milan, perché quando una squadra nel momento topico della stagione perde tre-quattro giocatori di grande calibro è normale che perda d'efficacia e purtroppo quei giocatori sono mancati in partite a cavallo dei quarti di finale della Champions League e questo ha influito anche sul campionato, tanto è vero che i punti persi sono stati con la Fiorentina e il Bologna proprio a cavallo dei quarti". Tratto da Tuttomercatoweb 12 maggio 2012

Che cosè il Coraggio!

"E' la paura trattenuta un minuto in più!" Generale Button

Come a Okinawa, la "terra degli immortali".

Gli abitanti di Okinawa, un piccolo gruppo di isole giapponesi, sono famosi (come i nostri sardi) per la loro longevità, tanto che un tempo, l'isola principale, che dà il nome all'arcipelago, veniva chiamata "la terra degli immortali". Un titolo quasi meritato, visto che la percentuale di centenari è la più alta al mondo: circa 35 ogni 100 abitanti. E ad Okinawa non si vive solo a lungo, ma a lungo e bene. Qual'è il segreto dei centenari di Okinawa? "E' presto detto,- risponde il professor Umberto Veronesi - gli abitanti di Okinawa considerano il cibo una medicina, e quindi mangiano in modo sano. E poco. Soprattutto, si sentono parte di una comunità per tutta la vita. "Appartengono" sempre a qualcuno. A cento anni, molti ancora lavorano e se non possono più farlo, aiutano la famiglia e la comunità con la loro saggezza, i loro consigli. I vecchi sono considerati importanti e utili. E lo sono effettivamente". L'alimentazione degli abit

Le Origini Tribali dei giochi di squadra

Gli sport di squadra trovano le proprie radici emozionali-comportamentali nella storia dell'uomo e, ancora prima, nella sua preistoria. Sensazioni come l'aggressività, la rabbia, la gelosia, la vendetta, la paura, il coraggio, ecc. sono il risultato di esperienze di migliaia e migliaia di anni che, ora si trovano nella psicologia e nella affettività dell'uomo contemporaneo. Questo retaggio, anche se in parte è stato imbrigliato o inibito dalla nostra morale è pur sempre presente e se risvegliato può mostrare una vitalità e una forza impensate. Queste pulsioni al giorno d'oggi trovano un legittimo sfogo negli odierni giochi tribali: gli sport di squadra. L'uomo in questi giochi esegue in forma simbolica le sue caccie e le sue lotte, facendo riemergere quegli istinti di aggressività e di tattica della sopraffazione che si trovano in ognuno di noi. Psicologicamente, i giochi sportivi con i relativi campionati e tornei sono una guerra simbolica disciplinata dai reg

Le regole d'oro per vivere a lungo in salute

L'Organizzazione mondiale della Sanità ha definito il concetto di salute già dal 1948: "Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non la semplice assenza di malattia". C'è stato uno studio effettuato in Gran Bretagna dal 1993 al 2007 dai ricercatori dell'Università di Cambridge che ha evidenziato come si possa allungare di 14 anni la speranza di vita se si seguono quattro regole fondamentali: Assenza di tabacco, Consumo di vino uguale o inferiore a un bicchiere al giorno, Consumo di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, Esercizio fisico per 30 minuti al giorno. Estratto dal libro di Umberto Veronesi "Il libro della salute"

Esperienze di campo 2000-2010

Esperienze di campo View more PowerPoint from Paolo Lazzarin Dal seminario Isokinetic Marzo 2010. Il numero di infortuni ai giocatori è veramente modesto, merito di un metodo che pone l'attenzione sul giocatore e le sue potenzialità aerobiche e anaerobiche nonché al lavoro personalizzato di prevenzione e recupero. L'unico anno critico è stato il 2003-04 dove vi è stata una vera ecatombe! Tuttavia quell'anno è stato molto difficile sotto il profilo societario, non arrivavano gli stipendi e alla fine il Monza calcio è fallito il 18 marzo 2004 in pieno campionato. Da tutto ciò deduco che vi è una stretta relazione tra infortuni e componenti emotive. Negli ambienti dove si vivono sentimenti di disperazione, ansia, rabbia, malcontento, ecc.. vi sarà un'alta probabilità di atleti infortunati. Viceversa negli ambienti dove si respira benessere, allegria e buonumore vi sarà una minore incidenza di infortuni. A patto però che il lavoro atletico sia coerente con le

Filosofia dell'allenamento

Come diceva il filosofo Epitteto, "Il principio della filosofia è conoscere lo stato della propria mente". Allenatori e preparatori che non abbiano una filosofia sufficientemente sviluppata sono disorientati e soccombono subito davanti alle pressioni esterne, come esemplificato nelle storie raccontate da Ralph Sacock: "C'era una volta un vecchio, un ragazzo e un asino. Stavano andando in città e decisero che il ragazzo sarebbe salito sull'asino. Mentre camminavano passarono delle persone che esclamarono che era un peccato che il ragazzo stesse sull'asino e il vecchio a piedi. Il vecchio e il ragazzo decisero che forse le critiche erano giuste, così cambiarono posizione. Più tardi passarono altre persone che esclamarono che era davvero peccato che il vecchio facesse andare a piedi un ragazzo così piccolo. I due decisero che forse entrambi avrebbero dovuto andare a piedi. Dopo un pò passarono altre persone che esclamarono che era da stupidi andare a piedi a

I Tre fattori critici di successo nello sport

Vi sono tre fattori nello sport che se sono interpretati in modo professionale durante l'intera stagione agonistica garantiscono il successo. Essi sono: Benessere psico-fisico Alta prestazione Assenza di infortunio Il benessere psico-fisico non è una cosa così scontata, l'alta prestazione va e viene e poi c'è sempre il rischio di fermarsi a causa dell'infortunio più o meno grave. Chi lavora nello sport ed è mal preparato tende a definire i fattori critici di successo come delle ingestibili variabili.  Il benessere psico-fisico viene definito come un evento casuale, la prestazione atletica come una giostra che va su e giù e l'infortunio come una calamità sovrannaturale che si è abbattuta sul povero giocatore sfortunato! L'unica cosa di veramente sovrannaturale sono le attività mentali dei protagonisti. Abili a manipolare gli eventi a proprio favore e a scaricare le proprie responsabilità addosso alla "SFORTUNA". Dare la colpa alla sfo