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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

Infiammazione cronica da combattere a tavola

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La dieta mediterranea non finisce mai di trovare conferme. Consigliata come una potente difesa nei confronti delle patologie cardiovascolari (anche perché ricca di preziosi polifenoli), potrebbe aiutarci a scongiurare pure l' infiammazione cronica : uno stato non di "malattia", ma un fattore di rischio per molte patologie croniche degenerative. La scoperta è frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori dell'IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli, in Molise, una delle regioni italiane in cui la dieta mediterranea è più di "casa". I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista americana di ematologia Blood, provengono da una grandissima ricerca epidemiologica, "Moli-sani", nata per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori. Il progetto è partito nel marzo 2005 e ha coinvolto ben 25 mila abitanti della regione. Me che cosa si intende esattamente per " i

Cibi blu, rossi, viola fanno davvero bene alla circolazione

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Si sente sempre più spesso parlare degli effetti antiossidanti dei polifenoli, composti ai quali si deve il colore blu, rosso e viola (e in alcuni casi il sapore amaro) di tè, vino rosso, mirtilli, fragole, e di vari altri frutti, ortaggi, erbe aromatiche e spezie. Tuttavia, molte delle proprietà attribuite ai polifenoli sono state osservate in studi condotti in laboratorio o su animali, mentre sono pochi gli studi che hanno cercato di verificare che cosa veramente accade nell'uomo con una dieta ricca di polifenoli. Ecco perché è di particolare interesse una ricerca italiana appena pubblicata sull'  American Journal of Clinical Nutrition. In questo studio, 86 adulti sovrappeso o obesi, a elevato rischio cardiovascolare, sono stati divisi in quattro gruppi, ciascuno dei quali ha seguito per otto settimane una dieta normocalorica. Questa dieta, però, per un gruppo era ricca di polifenoli (fra le fonti principali: caffè e tè verde decaffeinati, cioccolato fondente, carc

Ossa meno fragili se il magnesio abbonda nella dieta

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Quando si parla di prevenzione dell'osteoporosi si pensa subito al calcio e alla vitamina D. In realtà molti altri componenti della dieta si stano rivelando sempre più importanti per la protezione delle ossa e uno dei più importanti è il magnesio. Lo conferma un recente studio condotto del Norvegian Institute of Public Health, pubblicato sulla rivista scientifica Bone . I ricercatori considerando la grande variabilità dell'incidenza di fratture del femore da una regione all'altra del loro Paese, hanno voluto verificare se ci fosse una relazione fra la frequenza di questi traumi ( più di 19 mila fratture nei sette anni di osservazione su circa 700 mila adulti ) e il contenuto di calcio e magnesio dell'acqua potabile. A contenuti maggiori di magnesio nell'acqua è risultato corrispondere un minor rischio di fratture del femore sia negli uomini che nelle donne, mentre non si è osservata la stessa cosa per il calcio. Un elevato livello di urbanizzazione è ris

I fritti ingrassano. Per qualcuno di più

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Fritti nemici della linea? Si, ma non per tutti allo stesso modo. E' quanto emerge da uno studio dell'Harvard School of Public Health, pubblicato su Bmj.com. I ricercatori hanno constatato che mangiare cibi fritti più di quattro volte la settimana in alcune persone con un particolare profilo genetico ( che predispone all'obesità) ha un effetto negativo sull'indice di massa corporea quasi doppio rispetto a quello registrato nelle persone meno "a rischio" di sovrappeso. Tratto dal corriere salute del 23 marzo 2014

Caviglie e ginocchia da gestire con cautela

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Giocare a calcio con gli amici è un modo per tenersi in forma divertendosi. Ma la possibilità di farsi male, se non si seguono le regole di prevenzione è concreta. stando all'indagine condotta da Furio Danelon e Lorenzo Boldrini a Milano, ad esempio, il 50% dei giocatori amatoriali di calcetto ha avuto almeno una volta un infortunio muscolare o una distorsione alla caviglia. "Uno su quattro riferisce di aver subito un trauma al ginocchio e uno su tre ha dovuto perfino sottoporsi a un intervento di chirurgia ortopedica a questa articolazione - spiega Danelon -. Il 20%, inoltre, ha avuto almeno una lesione ai tendini". Spesso la colpa è proprio dell'impreparazione degli "sportivi della domenica", che scendono in campo fuori forma e magari con le scarpe da tennis. "Tipici problemi "da calcetto" a carico delle ginocchia sono le lesioni del crociato anteriore, del menisco e più raramente della cartilagine - osserva Massimo Berruto, del

Etichette ingannevoli

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Vi è mai capitato di scegliere prodotti con la scritta "senza colesterolo" convinti che fossero utili per tenere sotto controllo, appunto, il vostro colesterolo? Probabile. "Ed è proprio per evitare fraintendimenti come questi - chiarisce Dario Dongo, esperto di diritto alimentare e autore del libro "L'etichetta" (scaricabile gratuitamente dal sito www.ilfattoalimentare.it) - la nuova normativa europea (regolamento UE 1169/2011) vieta di citare in etichetta l'assenza di colesterolo, come pure di indicare il tenore di colesterolo nella tabella nutrizionale. Il riferimento al colesterolo contenuto nell'alimento si presta, infatti, a essere facilmente confuso con un suo ipotetico e indimostrato effetto sul colesterolo ematico. E' invece possibile vantare il contributo di alcuni alimenti o sostanze, come i betaglucani dell'orzo o dell'avena, nel controllo della colesterolemia, nel rispetto della legislazione su "nutrition &