Le "allodole" e i "gufi" vanno al massimo in ore diverse





Se si decide di fare attività fisica è utile anche capire quale sia il momento giusto della giornata, perché nell'arco delle 24 ore le nostre prestazioni atletiche cambiano.
Secondo uno studio pubblicato di recente su Current Biology, l'oscillazione può arrivare fino al 26% e la capacità di allenarsi cambia a seconda del nostro orologio biologico.
Chi tende ad alzarsi presto al mattino (allodole) avrà le migliori performance nelle prime ore del pomeriggio, chi dorme fino a tardi (gufi) in tarda serata. Non solo gli atleti professionisti ma anche gli "sportivi della domenica" possono trarne indicazioni utili, come spiega Roberto Manfredini, cronobiologo dell'Università di Ferrara: "La temperatura corporea, indicativa delle reazioni chimiche nell'organismo, nel pomeriggio può essere di un grado superiore rispetto a quella del mattino: a una certa distanza dal risveglio, quindi i nostri enzimi lavorano di più e il corpo funziona al massimo.
Allenarsi dopo il lavoro, oltre che essere spesso una necessità, è quindi utile ad avere prestazioni più soddisfacenti; tuttavia farlo al mattino può essere d'aiuto proprio per "svegliare" il metabolismo prima del tempo, con effetti positivi in chi vuol perdere peso. L'unica precauzione per chi fa movimento alla sera, non esagerare con l'intensità: le endorfine prodotte con l'esercizio fisico non aiutano a prendere sonno.



tratto dal corriere salute del 26 Aprile 2015

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