Gli orari dell'assunzione degli alimenti



Il momento dell'assunzione di alimenti dopo l'arrivo condiziona notevolmente la qualità della resintesi del glicogeno.
Prima si assumono carboidrati dopo l'arrivo della prova, maggiore è la quantità di glicogeno muscolare che si risintetizza.
Così, se il consumo di carboidrati inizia non appena terminata la prova, la quantità di glicogeno muscolare misurata nel muscolo dopo 6 ore è maggiore che se l'assunzione dei glicidi avviene due ore dopo la fine dell'esercizio.
La precocità dell'assunzione di glicogeno, ha anche conseguenze sul metabolismo delle proteine.
Prima si assumono alimenti, maggiore è la ripresa delle sintesi proteiche.
La massima velocità di resintesi del glicogeno, rilevata durante il recupero, sembra che si osservi in soggetti che consumano 0,4 di carboidrati per kg di massa corporea ogni quarto d'ora (cioè 120 g di carboidrati per ora per un soggetto di 75 kg), durante le quattro ore immediatamente successive a un esercizio ad esaurimento.
Aumentare smisuratamente la quantità di carboidrati consumata non permette un ulteriore aumento della velocità di resintesi del glicogeno muscolare.
Così è stato dimostrato che l'assunzione di 1,5 g di carboidrati per chilogrammo di massa corporea, nel periodo di due ore successivo ad un esercizio a esaurimento (cioè 55 g di carboidrati all'ora per un soggetto di 75 kg), permetteva di indurre una giusta rapidità di resintesi del glicogeno, che non migliorava quando la quantità di carboidrati veniva raddoppiata (110 g di carboidrati all'ora per un soggetto di 75 kg).
E' opportuno notare che in queste indicazioni fornite dalla ricerca sulla velocità più rapida possibile di resintesi del glicogeno, la quantità consigliata di carboidrati, talvolta, eccede quella di glucosio consumata durante l'esercizio stesso.
I metodi dei quali abbiamo parlato debbono essere presi in considerazione solo nelle situazioni di concatenazione e di ripetizione di esercizi che richiedono che la loro esecuzione avvenga in una situazione ottimale di riserve di glicogeno.
Esempi classici sono le corse a tappe del ciclismo, le competizioni che prevedono gare di qualificazione, ecc.
Quando i carichi non sono spossanti, o quando le prove avvengono a distanza di 24 o 48 ore l'una dall'altra, non è assolutamente più necessario che la prima assunzione di alimenti avvenga immediatamente al termine dell'ultimo esercizio.

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