Le misurazioni della frequenza cardiaca





Le misurazioni della frequenza cardiaca (FC) sono diventate popolari grazie all'elevata efficacia dei cardiofrequenzimetri attualmente sul mercato.
La loro principale utilità sta nella quantificazione dell'intensità dell'allenamento.
Infatti, esiste un rapporto quasi lineare tra FC e consumo d'ossigeno.
Il raggiungimento della frequenza massima definisce il 100% del consumo d'ossigeno, 0% corrisponde alla FC di riposo.
I limiti della misura della FC sono legati al fatto che ci vogliono almeno da 1 a 2 min per raggiungere valori stabili.
Per cui queste misurazioni sono poco utili, ad esempio, durante sedute di sprint, tuttavia è possibile fare delle buone valutazioni sulla fc di recupero ( deriva di recupero ).
Anche altri fattori, (temperatura interna ed esterna, durata del riscaldamento, emozioni, fatica, consumo di caffè e di altre sostanze, ecc.) sono in grado di produrre variazioni della FC indipendentemente dall'allenamento e dal consumo delle settimane, l'adattamento cardiocircolatorio di un soggetto si manifesta sia in una stabilizzazione della FC media, associata ad un aumento della prestazione, sia in una diminuzione relativa della FC a una stessa velocità di allenamento stabilita (miglioramento della prestazione).
L'interpretazione di questo genere di osservazioni, malgrado tutto, resta difficile in quanto talvolta si misurano grandi variazioni della FC da un giorno all'altro, che possono essere provocate sia da semplici variazioni del rendimento muscolare (fatica muscolare transitoria) sia da variazioni del volume plasmatico in circolo che può arrivare ad oltre 25%, senza che si tratti di disidratazione, ma semplicemente di flusso plasmatico probabilmente di origine proteina.
Se ci si chiede se un ritorno rapido della FC al livello basale può essere considerata un buon criterio di recupero, la risposta potrebbe essere positiva in condizioni standard di misurazione.
Ma queste condizioni raramente di trovano riunite.
In effetti ci si deve chiedere come si possano confrontare le FC quando gli esercizi sono diversi tra loro per durata, intensità, condizioni ambientali e di temperatura.
Le misurazione della FC, comunque, restano attuali per quanto riguarda lo studio della loro variabilità a riposo.
In effetti, a riposo, la frequenza cardiaca varia con oscillazioni a bassa o a elevata frequenza, che riflettono un equilibrio tra il sistema cardio-acceleratore, il simpatico e il sistema frenante o parasimaptico.
Il superallenamento è caratterizzato da modificazioni dello spettro delle frequenze.
Un problema è rappresentato dal fatto che le modificazioni possono essere nei due sensi, con una prevalenza parasimpatica o ortosimpatica.
Per questo solo un controllo continuativo del soggetto fornisce un numero maggiore di informazioni. 

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