L'esercizio fisico come stimolo della secrezione di GH



La secrezione del GH ( ormone della crescita) da parte della cellula ipofisaria è sotto il controllo di complessi meccanismi regolatori sia di tipo centrale (interazioni GHRH-somatostatina, neurotrasmettitori, neuropeptidi, aminoacidi, ecc.) che periferico (per esempio somatomedine, acidi grassi liberi, ecc.), i quali svolgono diverse azioni sia stimolatorie che inibitorie.
Deve comunque essere precisato che, tra i vari eventi fisiologici in grado di determinare una risposta da parte della cellula somatotropa, l'esercizio fisico rappresenta un potente stimolo per la secrezione del GH sia nell'uomo che nell'animale da esperimento.
La risposta del GH è infatti un aspetto non secondario degli adattamenti fisiologici dell'organismo  all'esercizio fisico stesso.
A tale riguardo, devono infatti essete tenute ben presenti le fondamentali funzioni metaboliche svolte da questo ormone, che schematicamente possono essere così distinte:

  1. Azione "anabolica", di stimolo sulla sintesi proteica, che si traduce in uno stimolo sulla crescita corporea;
  2. Azione sul metabolismo glucidico, con stimolo sulla neoglicogenesi epatica, conseguente iperglicemia e inibizione dell'utilizzazione del glucosio a livello muscolare;
  3. Azione sul metabolismo lipidico con aumento dei livelli circolanti di acidi grassi liberi (FFA) e corpi chetonici e della loro utilizzazione e ossidazione a livello dei tessuti. Tali azioni fisiologiche sono alla base di importanti modificazioni della composizione corporea, quali osservano, per esempio, in seguito a somministrazione esogena di GH o, in maniera "patologica" nell'acromegalia. E' infatti ampiamente descritto in letteratura come il trattamento con GH in soggetti affetti da deficit sia in grado di aumentarne la massa muscolare e di modularne quindi il rapporto massa magra/massa grassa.
Nell'uomo, il picco della risposta del GH all'esercizio fisico viene osservato dalla maggior parte degli Autori tra il 25° e il 60° minuto nel corso di esercizi di lunga durata o tra la fine e il 5°-15° minuto del periodo di recupero nel caso di esercizi di durata inferiore a 20 minuti.
L'ampiezza di tale risposta si presenta piuttosto variabile, in rapporto presumibilmente alle variazioni del tono somatostatinico.
Tuttavia deve essere sottolineato che anche altri fattori quali il grado di allenamento dei soggetti, il tipo e l'intensità del carico di lavoro svolto, la lunghezza dei periodi di recupero, e così via, sembrano tutti avere un qualche ruolo nella modulazione della secrezione di GH in corso di esercizio fisico.
Inoltre, la risposta sembrerebbe essere maggiore nei soggetti sedentari piuttosto che negli atleti, e analogamente a quanto osservato per varie stimolazioni di tipo farmacologico, essa risulta essere significativamente inferiore nell'anziano rispetto al giovane.
Tuttavia, a tale riguardo, alcuni dati  indicano come l'allenamento sia in grado di determinare nel soggetto anziano un aumento della risposta del GH all'esercizio fisico rispetto al sedentario di pari età.
Nel trattare quindi della risposta del GH all'esercizio fisico bisogna considerare il fattore "allenamento" come di importanza cruciale per una corretta interpretazione dei dati.

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