Mangiare più pesce aiuta a prevenire anche l'Alzheimer

Un nuovo invito a non far mancare il pesce (fonte di acidi grassi Omega 3) sulla tavola giunge da uno studio appena pubblicato online da Neurology. La ricerca è stata condotta al Columbia University Medical Center di New York su più di 1.200 persone ultrasessantacinquenni non affette da demenza. Dopo aver considerato le quantità di alcuni nutrienti assunti con la dieta nei mesi precedenti l'indagine e i livelli ematici di beta amiloide (proteina considerata un marcatore del rischio di Alzheimer), i ricercatori hanno osservato che i levelli di beta amiloide risultavano tanto più bassi quanto maggiore era stato il consumo di Omega 3 con gli alimenti (pesce, pollo e frutta secca a guscio erano fra le principali fonti). In particolare, il consumo di un grammo di Omega 3 al giorno (come quelli che si trovano in 50 grammi di salmone) era associato con livelli del 20-30% inferiori di beta amiloide nel sangue.
Commenta Fiorella Biasi, docente di Patologia generale ala Facoltà di Medicina San Luigi Gonzaga di Torino e coautore di una revisione su grassi alimentari e Alzheimer pubblicata da Molecular Nutrition & Food Research: "Gli Omega 3 sono naturali antagonisti degli Omega 6. Al contrario degli Omega 6, gli Omega 3 forniscono il substrato per la produzione di molecole anti-infiammatorie neuroprotettive in grado di contrastare la produzione di beta amiloide nel cervello. E le beta amiloide è tossica per i neuroni: il suo accumulo concorre alla formazione delle "placche senili", causando quei danni alla memoria e alle capacità cognitive che caratterizzano malatie neurodegenerative, come l'Alzheimer. Tuttavia, anche gli Omega 6 sono essenziali per funzioni fondamentali del nostro organismo. Entrambi gli acidi grassi devono, quindi, essere introdotti pur mantenendo un corretto rapporto Omega3/Omega 6 a favore degli Omega 3. "Bisogna tener conto, inoltre, - prosegue l'esperta - dell'importanza di assumere adeguate quantità di antiossidanti e di limitare il consumo di grassi animali ricchi in colesterolo pure capace di potenziare la neurotossicità della beta amiloide. Durante la lavorazione e la conservazione (cottura, stagionatura, liofilizzazione) degli alimenti di origine animale, ricchi in grassi e colesterolo, quest'ultimo si ossida formando gli ossisteroli ancora più dannosi. La dieta mediterranea è quindi il modello nutrizionale ideale visto che prevede moderati consumi di formaggio e carne rossa, ed è ricca di frutta, vegetali e pesce.



Corriere salute del 3 Giugno 2012

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