Che cosa abbiamo dovuto cambiare per camminare su due zampe?



Passare dall'andatura quadrupedica alla stazione eretta ha comportato per l'uomo grandi cambiamenti strutturali sotto il profilo anatomico, in primo luogo il bacino ha dovuto modificarsi accorciandosi ed allargandosi, inoltre la grande ala iliaca ha dovuto ruotare in avanti.
Anche il femore ha dovuto subire trasformazioni diventando più lungo e maggiormente robusto.
La colonna vertebrale ha poi acquistato l'attuale forma ad S per poter sostenere il tronco nella posizione verticale ed il piede si è ricurvato rendendosi adatto ad attutire l'impatto con il terreno. Infine abbiamo perso l'alluce opponibile e di opponibile... ci è rimasto solo il pollice.


  • L'uomo ha adottato un tipo di marcia più "raffinato" rispetto ad altri mammiferi bipedi, come ad esempio il gorilla.
  • Il nostro tipo di marcia è costituito da uno stile di camminata di tipo "tallone-dita".
  • L'utilizzo dei tacchi modifica sostanzialmente il nostro stile di marcia rendendolo maggiormente vicino a quello adottato dai bipedi "non specialisti".
  • Il meccanismo della marcia è assimilabile ad un moto pendolare in cui le due forme di energia, energetica e potenziale, sono in opposizione di fase.
  • Nella marcia ogni qualvolta il baricentro si alza (fase di spinta), l'energia potenziale aumenta mentre quella cinetica diminuisce, al contrario quando il baricentro si abbassa (fase di appoggio) l'energia potenziale diminuisce e l'energia cinetica aumenta.
  • Il minimo costo energetico si registra ad una velocità di marcia pari a circa 4 km/h
  • Il rendimento della marcia si aggira attorno al 40% e si registra ad una velocità pari approssimativamente a 7.2 Km/h.
  • Il costo della marcia in piano, a velocità comprese tra i 4 ed i  km/h, è all'incirca pari a 0.5 kcal*kg*km-1.
  • A velocità di circa 7-8 km/h diviene maggiormente economico cominciare a correre piuttosto che continuare a marciare.
  • Durante la marcia agonistica si raggiunge un VO2max maggiore di circa 4-5% rispetto alla corsa.

Commenti

Post popolari in questo blog

La frequenza e l'ampiezza del passo

Quali sono le cause della ritenzione idrica?