La Resistenza
Nelle attività sportive s'intende per resistenza la capacità dell'organismo di mantenere uno sforzo prolungato; di svolgere cioè una attività protratta nel tempo senza che si determini un calo di prestazione fisica.
Quando la prestazione subisce un calo significa che gradualmente nell'organismo sopraggiunge la fatica.
Dal momento che per fatica intendiamo la diminuzione delle capacità funzionali di un organo o dell'intero organismo dovuta a eccesso di carico, ne deriva che la resistenza può essere intesa anche come la capacità di contrastare l'affaticamento.
Alcuni Autori usano il termine soglia della fatica per rappresentare meglio il limite tra le capacità di massima prestazione e l'inizio del calo di rendimento: calo (fatica) che si manifesta attraverso stadi progressivi per giungere a quello ultimo di esaurimento, che comporta alterazioni fisiologiche non certamente allenanti.
La fatica può avere cause diverse: può essere di origine intellettuale (affaticamento mentale), sensoriale (affaticamento sensoriale), emozionale (affaticamento emozionale), motoria (affaticamento fisico).
L'affaticamento fisico consente un'ulteriore classificazione a seconda che esso derivi da un'attività motoria che esige l'impiego della maggior parte dell'apparato muscolare oppure solo di determinanti settori muscolari.
Avremo perciò (a solo titolo orientativo):
- Un affaticamento locale, quando 1/3 o meno della muscolatura totale del nostro corpo partecipa al lavoro;
- Un affaticamento generale (globale), quando il lavoro è fornito dall'attività di almeno 2/3 del nostro apparato muscolare.
I tipi di fatica menzionati possono essere collegati ad altrettante capacità di resistenza (muscolare nel primo caso, organica nel secondo), che sono specifiche, quindi diversamente allenabili.
Da questo si può dedurre che possedere una notevole resistenza locale non significhi essere (di conseguenza) resistenti anche nel lavoro di carattere generale.
Ogni prestazione di durata, qualunque essa sia (velocità prolungata, mezzofondo, fondo, sci nordico, nuoto, giochi sportivi, eccetera), conduce al problema della resistenza sotto almeno diverse forme classificabili in base alla durata, alla forza impiegata e alla velocità esecutiva del lavoro.
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