Fartlek



E' una metodica originaria dei paesi nordici, la sia traduzione letterale significa gioco di velocità e sta appunto a indicare una corsa libera in natura con variazioni di velocità.

Tali variazioni sono determinate:

- da irregolare altimetria (salite, discese, eccetera) o superfici diverse (erba, terreno accidentato, sabbia, eccetera) del tratto da percorrere;
- dalla soggettività dell'atleta che si impone variazioni di velocità indipendentemente dalle caratteristiche del terreno su cui corre;
- dalla combinazione delle caratteristiche del percorso e dalla libera scelta (soggettività) dell'atleta.

L'intensità variabile del fartlek, anche se mantiene nel lavoro le caratteristiche aerobiche, inserisce nel soggetto parziali impegni anaerobici-lattacidi.
Finalità fisiologiche: miglioramento delle capacità di recupero dei debiti di ossigeno lattacidi durante il lavoro.
Finalità psicologiche: variare i contenuti dell'allenamento utilizzando percorsi naturali o più motivanti rispetto all'uniformità della corsa nei limiti delle sue possibilità e delle condizioni psicofisiche del momento.
I limiti di applicazione del fartlek sono da ricercare nella libertà e nella naturalezza del carico (presupposti primari del fartlek), che richiedendo un elevato livello di autodisciplina e di conoscenza delle proprie capacità prestative, non si addicono ad atleti principianti; questi, infatti, non essendo in grado di razionalizzare l'intensità potrebbero effettuare un lavoro scarsamente allenante o, al contrario, esageratamente intenso.
Esistono vari tipi di fartlek: spontaneo, predeterminato e di gruppo.

 - Spontaneo. Indipendentemente dalle caratteristiche del percorso è il soggetto stesso che decide di aumentare o diminuire l'andatura in base alle sanzioni soggettive del momento.
 - Predeterminato. Si svolge su percorsi dove si sono prestabiliti:

  • i chilometri da percorrere e a che ritmo;
  • le distanze in cui aumenterà la velocità di corsa e a che intensità.
Si distinguono variazioni lunghe, brevi e miste.
  • Variazioni lunghe: si eseguono inserendo in un'andatura con ritmo base simile a quello del lungo-lento, dei ritmi di corsa più elevati sulle distanze di 1000-2000-3000 m.
  • Variazioni brevi: a seconda della lunghezza totale del percorso si inserisce un ritmo base di tipo lento o medio con tratti a velocità molto sostenuta su distanze comprese tra i 300 e i 600 metri.
  • Variazioni miste: sono una miscela di variazioni lunghe e brevi secondo una successione variabile.
- Di gruppo. Le variazioni del ritmo di corsa vengono liberamente stabilite da uno qualsiasi dei componente del gruppo; è però necessario che gli atleti abbiano capacità prestative simili, al fine di ottenere un'incidenza uniforme su tutti i soggetti.

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