Insalata



Con il termine insalata si indica una serie di piante erbacee, spontanee o coltivate, caratterizzate da foglie commestibili dal sapore più o meno pronunciato, e tutte quelle preparazioni a base di verdura, generalmente consumate crude, che vengono condite con sale, olio, aceto o limone e vari altri ingredienti, e che accompagnano sopratutto i secondi piatti:

Tra le insalate più diffuse vi sono:
  • le lattughe;
  • la cicoria e il radicchio;
  • il crescione;
  • le indivie;
  • la rucola o ruchetta;
  • il tarassaco, detto anche "dente di leone".

Contenuti:

Tutte le insalate sono verdure particolarmente ricche di acqua: per esempio, 100 g di tarassaco contengono 85 g d'acqua, mentre 100 g di lattuga ne contengono ben 95.
In genere, nelle insalate sono presenti buone quantità di sali minerali (come il calcio, il magnesio e il potassio), di vitamine (sopratutto A e C) e di fibre, mentre sono assai modeste le quantità di altri principi nutritivi quali le proteine, gli zuccheri e i grassi.
L'apporto calorico di queste verdure è molto basso:
mediamente si aggira intorno alle 20 kcal per 100 g.

Proprietà:

L'importanza nutrizionale delle insalate risiede principalmente nel loro elevato patrimonio di vitamine, di sali minerali e di fibre.
Consumate almeno una volta al giorno e crude, le insalate aiutano ad assicurare un approvvigionamento costante di questi principi nutritivi, indispensabili per il corretto funzionamento dell'intestino e dell'intero organismo.

Meglio il verde intenso:

In genere più il verde dell'insalata è intenso, maggiore è il contenuto di nutrienti.
In particolare, la lattuga romana contiene più nutrienti di tutte le altre varietà;
la lattuga è inoltre un'ottima fonte di vitamina K e di clorofilla.

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