Cocomero
Cocomero è il nome di una pianta erbacea annuale (Citrullus vulgaris) e del suo frutto.
La pianta appartiene, come le zucche e i meloni, alla famiglia delle Cucurbitacee.
Esistono varietà di cocomeri differenti per forma, dimensioni e colore della buccia e della polpa.
Contenuti:
Il cocomero è il più acquoso dei frutti: su 100 g di polpa 95,3 sono costituiti da acqua.
Mangiare 500 g di cocomero significa anche bere circa mezzo litro d'acqua.
E' assolutamente privo di grassi, contiene in media il 3,7% di zuccheri e pochissime fibre (0,2%).
La quantità di sali minerali è minima e tra le vitamine è apprezzabile solo il contenuto di vitamina A e C.
Contenendo moltissima acqua, il cocomero non rappresenta una grande fonte energetica: 100 g di polpa forniscono circa 15 kcal.
Un altro frutto poco calorico, la mela, dà comunque un apporto pari a tre volte quello del cocomero.
Per questo motivo il cocomero è consigliato nelle diete ipocaloriche.
Proprietà:
Il cocomero, grazie all'elevato contenuto di acqua nella polpa, possiede una notevole capacità dissetante: può reintegrare i liquidi persi con la sudorazione, sostituendo le bevande, e svolge inoltre una buona azione diuretica.
Si ritiene che questo frutto sia indigesto: in realtà la grande quantità d'acqua che vi è contenuta provoca un'eccessiva diluizione dei succhi gastrici, che può prolungare il tempo di digestione, se il cocomero viene consumato in abbondanza e a fine pasto.
Per evitare questo inconveniente basterà ridurne la quantità se lo si consuma a fine pasto, oppure consumarlo come spuntino.
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