La dieta di esclusione non aiuta gli sportivi
Alimentazione senza glutine per migliorare le performance sportive?
Tanti pensano sia possibile, soprattutto dopo aver letto il libro del tennista Novak Djokovic,
che sostiene come la dieta di esclusione renda più forti anche se non si è celiaci: un abbaglio.
Lo sottolinea la pubblicazione Sport & Celiachia a cura del Comitato Scientifico di Aic (Associazione Italiana Celiachia), patrocinata dal Coni.
«Togliere il glutine non migliora le performance, se non si è intolleranti — osserva Marco Silano dell’Istituto Superiore di Sanità —.
Lo dimostrano studi in cui gli atleti non sapevano se i cibi assunti fossero o no senza glutine:
in assenza di diagnosi il gluten free non ha inciso sulle prestazioni.
Se si fa sport però è importante riconoscere un’eventuale celiachia, perché in quel caso la dieta può avere un impatto sui risultati, come dimostra la storia del rugbista celiaco Martin Castrogiovanni. Vale anche per i bimbi: per ignoranza accade che alcuni pediatri non firmino l’idoneità sportiva ai piccoli celiaci, ma non c’è alcuna controindicazione all’attività fisica se seguono la corretta alimentazione».
Tratto dal Corriere Salute del 7 Maggio 2017
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