Uso della frequenza cardiaca per stimare il livello di dispendio energetico
Per ogni individuo esiste una relazione lineare tra frequenza cardiaca e consumo di ossigeno e questa relazione vale per un ampio spettro di attività fisiche di tipo aerobico. Da questa relazione (determinata in laboratorio) è poi possibile stimare il consumo di ossigeno, quindi il dispendio energetico, servendosi della frequenza cardiaca. Questo approccio è ampiamente usato quando non è possibile misurare il consumo di ossigeno nel corso di un'attività fisica. La figura presenta appunto le relazioni tra frequenza cardiaca e consumo di ossigeno per due atlete di una squadra di pallacanestro durante un test a carico crescente su ergometro trasportatore. Come si vede, per entrambi i soggetti, la frequenza cardiaca (HR) aumenta linearmente con l'aumento del consumo di ossigeno (VO2). Per entrambe le donne le rette HR-VO2 sono lineari, ma la stessa frequenza cardiaca non corrisponde allo stesso consumo di ossigeno poiché la pendenza delle retta è diversa. La frequenza ca...